A quasi 30 anni dalla Legge istitutiva della professione di psicologo non sono ancora ben chiari nell’opinione pubblica i confini tra le sfere di competenza dello psicologo, dello psicoterapeuta e dello psichiatra.
La Legge n. 56/1989 riserva allo psicologo delle generiche attività di prevenzione, diagnosi, abilitazione e riabilitazione e sostegno, mancando di declinarle in specifici atti o funzioni. Questo difetto di dettaglio agevola pseudo-psico-professioni non meglio regolamentate ad utilizzare impropriamente di tecniche e metodologie di intervento tipicamente psicologiche.
Con questa iniziativa vogliamo avviare un processo culturale e di riconoscimento identitario della professione di psicologo, che parta dalla comunità degli oltre 100.000 iscritti e coinvolga le varie committenze civili, professionali e istituzionali di riferimento.
Accogliamo l’eredità fondativa della professione e lavoriamo a fornirne una lettura che possa aiutare sia i professionisti che la committenza a riconoscere la specificità della nostra professione, per facilitare sia l’offerta di competenza psicologica che la richiesta di servizi e azioni professionali di qualità, in un’ottica di dialogo e di circolarità.
Questo percorso si chiama Expert meeting, e attualmente sta coinvolgendo tante delle nostre risorse e del nostro entusiasmo.